Fare SEO Audit in pochi passi
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Fare SEO Audit
Valutare se il sito multilingua di un’azienda sia facilmente individuabile all’interno dei risultati dei motori di ricerca è una pratica estremamente importante se si vuole che tale sito sia visibile agli utenti o, quanto meno, a quelli che cercano determinate parole chiave (keywords). Sicuramente, ci sono molti strumenti a disposizione che permettono di aumentare la visibilità di un sito. Il problema sta nel fatto che è necessario effettuare un controllo periodico sulla Search Engine Optimization, perché sono molti fattori che entrano in gioco sul lungo periodo e che rischiano di far scendere nella classifica dei risultati delle ricerche una pagina web.
Scandagliare con cura il proprio sito, quindi, risulta essenziale se non si vuole rischiare di essere inghiottiti dai competitor, i quali, nel mondo del web, possono essere centinaia, se non migliaia. Come fare, però, per effettuare questo check? Quali sono gli strumenti messi a disposizione dalla rete e quali sono i passi da seguire? Cerchiamo di capire tutto in questo articolo, nel quale parleremo di SEO Audit, ossia proprio dell’analisi SEO di un sito che ha lo scopo di individuarne i difetti strutturali che gli impediscono di essere ai primi posti nei risultati di ricerca degli utenti.
Cos’è il SEO Audit
Per dare una definizione di SEO Audit il metodo migliore è analizzare le due parole che lo compongono. Partiamo dalla seconda. Quando si parla di Audit si intende una valutazione oggettiva di un determinato oggetto che possa individuare più errori possibili.
Va da sé, quindi, che la parola SEO Audit indichi una valutazione della qualità dell’ ottimizzazione SEO di un sito. Tale valutazione metterà in evidenza tutti gli “errori” presenti al suo interno, che gli impediscono una buona scalabilità nelle pagine mostrate dai motori di ricerca.
Chi svolge il SEO Audit
Di norma, quando si effettua un Audit a occuparsene è un team di ricerca di seo specialist che possiede le competenze necessarie e gli strumenti adatti per individuare le problematiche più comuni e trovare una soluzione. Per il SEO Audit vale più o meno la stessa regola, con la differenza, però, di avere a disposizione non solo figure professionali specializzate, ma anche software appositi che possono essere utilizzati anche da chi non è esperto. Vediamo, però, quali sono le fasi dell’analisi e i fattori che, più di altri, vengono scandagliati per valutarne la qualità.
Cosa si valuta con il SEO Audit
In ottica posizionamento SEO, ci sono fattori che, più di altri, determinano il buon posizionamento di un sito all’interno dei motori di ricerca. Indipendentemente dal tipo di sito (blog, e-commerce, marketplace o news feed) che si possiede è necessario realizzare un’analisi che metta in evidenza due macro categorie: i fattori On-Page e i fattori Off-Page.
Con questi due termini ci stiamo riferendo a condizioni interne o esterne al sito web di riferimento. In ognuna di queste categorie ci sono parametri che vengono valutati e che concorrono in maniera determinante al buon posizionamento di un sito. Vediamoli nel dettaglio.
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Presenza o meno delle keywords
Una buona distribuzione delle parole chiave all’interno di un sito è essenziale e imprescindibile. Per far sì, però, che ci siano non solo le giuste parole chiave ma anche una buona distribuzione di esse all’interno della pagina è necessario controllare periodicamente la loro presenza. Può venire in aiuto un gruppo di strumenti interessanti che hanno proprio questo scopo. I più comuni e famosi sono Google Trends o Keyword Shitter, strumenti semplici da utilizzare che danno da subito una panoramica sulle parole chiave, divise per categoria, che dovrebbero assolutamente essere presenti all’interno di determinati siti.
Leggi anche: Ottimizzazione SEO: quali sono le migliori tecniche?
Struttura del codice
Il primo passo da effettuare durante un audit SEO è quello di controllare la struttura interna dei codici del sito. Spesso, infatti, un codice troppo pesante o mal sviluppato può determinare la velocità di caricamento delle pagine, che risultano lente ad aprirsi o non riescono a caricare tutti gli elementi. Da valutare anche i vari collegamenti all’interno del sito e la presenza di eventuali errori nella scrittura stessa del codice.
Se un sito è mal strutturato a partire dalla sua architettura interna difficilmente verrà riconosciuto dai motori di ricerca, perciò questa è la prima problematica da risolvere. Per farlo si possono utilizzare strumenti come SEO zoom, un software indispensabile che riesce a valutare tutte le criticità interne del sito. Con esso abbiamo a disposizione una panoramica immediata di tutti gli errori presenti nel codice, metodo estremamente veloce per andare a risolverli singolarmente.
Presenza o meno delle keywords
Una buona distribuzione delle parole chiave all’interno di un sito è essenziale e imprescindibile. Per far sì, però, che ci siano non solo le giuste parole chiave ma anche una buona distribuzione di esse all’interno della pagina è necessario controllare periodicamente la loro presenza.
Può venire in aiuto un gruppo di strumenti interessanti che hanno proprio questo scopo. I più comuni e famosi sono Google Trends o Keyword Shitter, strumenti semplici da utilizzare che danno da subito una panoramica sulle parole chiave, divise per categoria, che dovrebbero assolutamente essere presenti all’interno di determinati siti.
Analisi dei contenuti
Un buon sito non ha motivo di esistere se al suo interno non ci sono contenuti ben strutturati. Parliamo di titoli, paragrafi, articoli, descrizioni e, in generale, di testi. Tuttavia, non è facile inserire contenuti di qualità e l’analisi sulla condizione SEO del sito web non può prescindere da un approfondimento sulla qualità di ciò che è scritto al suo interno. Bisogna controllare, nello specifico, se non ci siano contenuti plagiati, duplicati, scritti male, con collegamenti errati, errori di ortografia o pesanti da leggere. Sul web si trovano numerosi strumenti in grado di individuare eventuali doppioni contenuti plagiati e che possono fare un’analisi di un testo anche valutando nella struttura dei link interni, la presenza di immagini e la divisione di titoli e sottotitoli.
Dicono di noi:
Navigabilità del sito
Altro fattore da valutare è la navigabilità interna del sito. Questa si collega al discorso fatto sul paragrafo riguardante i codici. Un sito, infatti, deve permettere una navigazione fluida e veloce e, sempre attraverso l’utilizzo di strumenti quali SEO zoom, è possibile vedere la presenza di eventuali errori di caricamento delle pagine.
Bisogna prestare attenzione anche alla sitemap, quindi al percorso che un utente deve effettuare prima di arrivare alla pagina che realmente gli interessa: questo non può essere troppo lungo, perché rischierebbe di farlo andar via prima del dovuto, alla ricerca di un altro sito che offra gli stessi contenuti ma in forma più fruibile.
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Per fattori Off-page si intendono tutti quelli che non riguardano esclusivamente la pagina web in questione ma che rimandano direttamente a essa, partendo da altri siti o altri portali.
Backlinks
Una buona audit SEO dovrebbe tenere conto dei backlinks, ossia dei riferimenti presenti su altri siti che rimandano direttamente alle pagine interne dell’azienda. Oltre a valutare la presenza o meno di link errati, si deve tener presente anche il loro posizionamento. Da evitare, ad esempio, pubblicità invasive su altri siti o link che promettono approfondimenti ma che portano in realtà a pagine di acquisto. Strumenti come ahrefs sono in grado, per l’appunto, di valutare i riferimenti e andrebbero certamente utilizzati a tale scopo.
Conclusioni
La presenza di un gran numero di strumenti, alcuni gratuiti, atti a valutare la qualità SEO di un sito periodicamente potrebbero far pensare che la valutazione e, quindi, il SEO audit possa essere svolto in autonomia. Tuttavia, se da una parte è facile individuare gli errori e avere una lista completa delle problematiche del proprio sito, diverso è il discorso per quanto riguarda gli interventi da fare una volta che si è a conoscenza della loro natura.
Per fare questo in realtà andrebbero contattate figure specializzate. Il consiglio è sempre quello di rivolgersi a degli esperti per ottenere un buon posizionamento del sito web della propria azienda.