I fondamenti di Google Tag Manager
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GTM: una breve guida
Google Tag Manager è una piattaforma completamente gratuita che permette di installare e gestire i Tag (anche chiamati snippet di codice) presenti nelle pagine html di un sito web o di eCommerce multilingua, oppure di una app per dispositivi mobili.
Creata da Google nel 2012, GTM rappresenta, insieme a Google Analytics e a Google Ads, uno degli strumenti base utilizzati nell’ambito del marketing digitale. Nello specifico, circa il 98,6 % dei siti che si avvalgono di uno strumento di tagging utilizza Google Time Manager.
Ti sembra un argomento complesso? Seguimi passo a passo per scoprire cos’è Google Tag Manager e a cosa serve.
Iniziamo spiegando quali sono i suoi elementi principali: Tag, Trigger e Variabili.
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Elementi di Google Tag Manager
1) I Tag: cosa sono e qual è la loro funzione
Per chi non lo sapesse già, i Tag sono porzioni di codice inserite in una pagina, che inviano i dati selezionati alla sorgente richiesta e servono a integrare gli altri strumenti di analisi e tracciamento dei dati all’interno di un sito web.
Altrimenti conosciuti come snippet (“ritagli”) di codice, i Tag rappresentano una sorta di anteprima del contenuto del sito web multilingua, visualizzabile dall’utente all’interno della classifica di Google.
È buona pratica scrivere i Tag in modo da mostrare in maniera chiara e concisa ciò che offriamo nel sito web, facendo attenzione a restare all’interno di un massimo di circa 70 caratteri e 600 pixel.
L’utilizzo di Tag ben costruiti consente infatti di:
- Analizzare il comportamento degli utenti sul sito per meglio gestirne il traffico
- Ottimizzare il posizionamento SEO di un elemento, a partire dalla ricerca dell’utente e quindi dai contenuti della SERP.
2) I Trigger/attivatori
Veniamo ora alla seconda categoria di elementi costitutivi di Google Tag Manager: i Trigger, o attivatori.
I trigger non sono altro che un modo di attivare i Tag già inseriti in GTM. Occorre in primis decidere quando vuoi che un Tag venga attivato, ad esempio nel momento in cui l’utente visualizza la pagina, oppure quando clicca su di un bottone: tramite un trigger/attivatore puoi letteralmente decidere come far funzionare Google Tag Manager.
3) Le variabili
Le Variabili in GTM funzionano come una sorta di segnalibro, e indicano i valori che possono essere sfruttati dei Tag e nei Trigger. In alcuni casi potrebbero essere strettamente necessarie al funzionamento degli altri elementi.
Prima di creare un Tag è importante configurare le variabili che utilizzerai all’interno dello stesso: dovrai farlo manualmente perché la maggior parte delle variabili non viene attivata per impostazione predefinita.
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Google Tag Manager: come configurare la piattaforma
Ora che conosci, almeno in teoria, quali sono gli elementi principali di cui si serve la piattaforma GTM, è il momento di passare alla pratica. Come puoi utilizzare Google Tag Manager nell’implementazione del tuo sito web?
Abbiamo già accennato a come sia relativamente semplice utilizzare GMT, senza l’ausilio di sviluppatori professionisti. È sufficiente dedicarvi un po’ di tempo e di pazienza o, in alternativa, imparare a usarlo grazie ad un breve corso di formazione.
Il primo passo per configurare la piattaforma è sicuramento quello di creare un account personale. L’apertura di un account è totalmente gratuita e consiste in tre semplici passaggi:
- partendo dalla pagina principale di GTM, clicca su Accedi e compila i campi con le stesse credenziali d’accesso che usi per il tuo account Google.
- Inserisci poi il nome host della tua impresa, azienda o store eCommerce, quindi il Paese e l’URL di riferimento.
- Scegli infine se utilizzare il programma in iOS, Android, AMP o Web e, una volta fatto, accetta termini e condizioni.
Per approfondire e chiarire eventuali dubbi, potrai comunque sempre ricorrere all’aiuto di Google Support.
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Quali sono i vantaggi di Google Tag Manager?
Quando sarai riuscito, da solo o grazie ad una specifica formazione, ad apprendere come utilizzare la piattaforma GTM, ti renderai conto di quante cose potrai fare: monitorare tutti i link del tuo sito web o eCommerce, inviare dati personalizzati a Google Analytics, tracciare i download di PDF e molto altro.
Le possibilità di Google Tag Manager sono infatti praticamente infinite. Una volta superato lo scoglio del primo approccio, ti renderai conto di avere a che fare con uno strumento di tagging tra i più potenti oggi presenti sul mercato.
Il software GTM inoltre:
- è sicuro – se si verificano problemi con il rilevamento, il codice di un tag può essere rimosso in pochi secondi
- è veloce e performante – Google Tag Manager funziona quasi indipendentemente dagli sviluppatori e riduce il numero degli script presenti sul sito multilingua
- è versatile – è adatto a tutti i prodotti, inclusi quelli non sviluppati da Google
- è accurato – grazie alla presenza di funzioni avanzate di preview e debug, potrai essere sicuro di usare solamente Tag/snippet funzionanti
- è sufficientemente facile da usare – Ci teniamo a ribadirlo: anche se non sei un tecnico informatico puoi imparare con un po’ di pazienza ad usarlo senza problemi, almeno per quanto riguarda le implementazioni di base.
La piattaforma di GMT, infatti, fornisce un’interfaccia utente che ti permette, ad esempio, di evitare l’arduo compito di compilare da solo l’intera porzione di codice.
Dicono di noi:
Attenzione però: se desideri diventare un vero esperto di Google Tag Manager dovrai però applicarti ulteriormente e sviluppare conoscenze di DOM Scraping, Google Analytics, e dei linguaggi HTML e JavaScript. È importante anche comprendere il concetto di data layer e conoscerne l’uso.
Sarà inoltre fondamentale aggiornarsi costantemente per restare al passo con le nuove versioni di GTM.
Insomma, in conclusione non ci resta che augurarti buon lavoro!