La SEA: Fondamenti di Search Engine Advertising

La SEA: Fondamenti di Search Engine Advertising

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SEA: Fondamenti di Search Engine Advertising

SEA è un’altra di quelle sigle che sempre più sono entrate nel quotidiano di chi opera in determinati ambiti. Proprio come SEO e SEM, questa sigla indica una disciplina precisa inerente alla vita dei motori di ricerca.

La Search Engine Advertising è infatti un ramo della SEM (Search Engine Marketing), che si occupa prevalentemente degli annunci pubblicitari pagati nei motori di ricerca e nei siti partner.

Molto spesso la SEA viene considerata come un sinonimo del Keyword Advertising, ma è giusto solo in parte ad essere del tutto precisi. È più diffuso, ed anche giusto, utilizzare la definizione di “pay per click”, PPC, che racchiude nel nome il suo funzionamento.

Vediamo qui di seguito di capire al meglio ogni aspetto di questa disciplina e di iniziare a prendere confidenza con tutti i concetti e con la terminologia più adatta.

Come funziona?

Quando si ha la necessità di attivare gli annunci sui principali motori di ricerca è importante, per prima cosa, andare ad identifica e definire le parole chiave di rilievo per il sito da pubblicizzare.

L’idea di base per le parole chiave è semplice: bisogna aggiungere quelle che vengono inserite nei motori di ricerca dagli utenti che desiderano prodotti o servizi simili a quelli proposti dal sito in questione.

Quando si è riusciti a circoscrivere il “set di parole chiave” più adatte al sito web multilingua, si potrà passare allo sviluppo di testi ottimizzati per gli annunci pubblicitari.

È particolarmente importante definire il vostro budget. Bisogna dunque fissare il prezzo che si è disposti a pagare quanto un utente andrà a cliccare sull’annuncio.

SEA: Fondamenti di Search Engine Advertising

Creare campagne pubblicitarie di successo sui motori di ricerca non è facile proprio perché non è semplice emergere nel “mare magnum” del web.

Per farlo servono degli specialisti della SEA che sanno ottimizzare le risorse in base al budget e andare a delimitare gli annunci magari su base regionale.

Gli esperti del settore sanno che lavorando sulle landing page degli annunci pubblicitari è possibile migliorare la resa degli annunci: ovvero innalzare la percentuale di trasformazione del click in vendita vera e propria.

In questo modo se il budget non permette il raggiungimento di un pubblico vasto quanto si vorrebbe, ci si concentra particolarmente sul far rendere al massimo l’investimento sulla fetta di pubblico più ridotta.

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I costi della SEA

Partiamo dal dire che gli annunci pubblicitari sui motori di ricerca, di per sé, sono gratuiti, solitamente. Con ciò si intende che l’annuncio è gratuito e si paga soltanto quando l’utente farà click su di esso.

Con il click sull’annuncio si arriva direttamente alla “landing page”, ovvero alla pagina di destinazione che viene impostata, come abbiamo accennato poco sopra, al fine di trasformare i click in vendite vere e proprie.

I costi della SEA sono dunque da considerarsi sulla base del costo per click, ovvero il CPC. Il valore del click è il centro di tutta l’operazione e dipende dalle offerte dei motori di ricerca, dal budget a disposizione, dai pacchetti…

A questo punto è necessario approfondire un aspetto importante: vogliamo che il motore di ricerca dia come risultato i vostri annunci nella fase di ricerca, ma come si acquistano gli spazi pubblicitari? Tramite vendita all’asta!

 

I motori di ricerca propongono nei loro risultati degli annunci pubblicitari che devono essere particolarmente coerenti con i criteri ricercati dall’utente.

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Le parole chiave di un settore commerciale con volume di ricerca molto alto, che ovviamente promette un grande successo, ci sono diversi annunci che vengono valutati in frazioni di secondi e classificati per rilevanza.

Uno dei maggiori criteri per il ranking dell’annuncio è l’offerta CPC proposta dal gestore del sito. Per raffinare la ricerca di un annuncio ideale per le proprie esigenze, i motori di ricerca affiancano al costo per click anche un punteggio di qualità nel ranking dell’annuncio.

Questo criterio quando ha un valore alto offre alte probabilità che l’annuncio verrà visualizzato in una posizione prominente e ben contestualizzato.

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L’offerta CPC

Come abbiamo accennato l’offerta CPC permette al gestore di un sito di fissare il prezzo più alto che è disponibile a pagare per un click su un annuncio.

Ne consegue che più alta è l’offerta e più alta sarà la probabilità che l’annuncio raggiunga un posizionamento di rilievo tra i risultati di ricerca, il che equivale a garantire una maggiore possibilità di venire visualizzato dagli utenti.

Per gli utenti è molto semplice dunque sviluppare dei budget mensili e giornalieri da investire nella SEA, sicuri che il motore di ricerca prescelto andrà ad operare soltanto fino al budget giornaliero stabilito.

Per fare un esempio concreto: si potrebbe stanziare mensilmente 4000 euro di investimento da dividere in 30 giorni in maniera equa per ottenere un budget giornaliero di circa 130 euro.

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Punteggio di qualità

Come abbiamo visto i motori di ricerca affiancano all’offerta CPC un punteggio di qualità al fine di aiutare il cliente ad identificare l’annuncio ideale per le proprie esigenze.

Questo punteggio è utile al fine di evitare che alcuni annunci che non offrono alcun valore aggiunto agli utenti, finiscano per avere un posizionamento alto a seguito di un ampio budget pubblicitario.

Diciamo dunque che questo parametro serve a calmierare l’effetto dell’altro criterio coinvolto, il CPC. Non è quindi il solo budget investito a garantire una maggiore efficienza degli annunci.

Infatti il punteggio di qualità si orienta in base alle richieste degli utenti e inserisce di fatto il “fattore utente” nell’equazione che porta al posizionamento dell’annuncio.

Un contenuto di qualità che va incontro al meglio all’utenza sarà dunque premiato maggiormente dal motore di ricerca rispetto ad un annuncio con un budget più alto ma con un contenuto male ottimizzato.