5 case studies di content marketing da cui prendere spunto!
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Content marketing da cui prendere spunto!
Internet è senza ombra di dubbio il principale mezzo attraverso il quale fare marketing. I modi possibili per sponsorizzare un prodotto sono molteplici, anche se la maggior parte di essi si può definire attraverso due semplici parole: content marketing.
Se il secondo termine, “marketing”, è noto ai più, occorre precisare invece il significato del primo, “content” poiché esso ne racchiude diversi. In questo articolo vediamo nello specifico di cosa si parla quando si menziona il content marketing e 5 casi studio che possono aiutarci a comprendere le straordinarie potenzialità di questo strumento. Procediamo con ordine e vediamo cos’è il content marketing e quali sono le sue caratteristiche.
Cos'è il content marketing
Non è facile definire in poche parole il content marketing. “Content”, letteralmente “contenuto” può indicare diverse tipologie e possibilità attraverso le quali raccontare un prodotto. In rete quando si parla di un contenuto si può far riferimento, solo per fare alcuni esempi, a:
- video;
- articoli;
- post;
- banner;
- fotografie;
- audio;
Al di là del mezzo che si sceglie di utilizzare, però, a dettare le sorti di un prodotto è sempre il modo in cui si decide di raccontarlo. Spesso si parte dal mezzo di condivisione per definire la giusta strategia ma si può anche fare il procedimento opposto, ossia partire dal prodotto che si deve sponsorizzare e scegliere il mezzo più adatto per farlo.
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Come definire una corretta strategia di content marketing
Ci sono brand che basano le loro strategie di marketing solamente su alcuni tipi di contenuti, ma la maggior parte delle aziende preferisce adottare una strategia che abbracci tutti i mezzi di comunicazione e sviluppare per ognuno di essi un messaggio pubblicitario specifico.
Naturalmente, la scelta deve essere fatta in base alle proprie esigenze. Infatti, scegliere di utilizzare tutti i mezzi di comunicazione e sviluppare successivamente contenuti diversificati potrebbe portare a una qualità minore di alcuni rispetto ad altri.
Concentrarsi solo ed esclusivamente su un mezzo di comunicazione e sviluppare contenuti puntando solo su di esso potrebbe portare, al contrario, a una qualità maggiore ma alla rinuncia ad un ampio ventaglio di possibilità. Ecco perché la maggior parte dei brand, che chiaramente deve fare del profitto il principale scopo della propria attività, sceglie di sviluppare contenuti diversi su piattaforme e mezzi diversi.
Poi, naturalmente, tutto sta nella bravura di copywriter e degli esperti di marketing, che dovranno sfruttare al massimo le potenzialità offerte dalla rete per vendere il prodotto.
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5 casi studio o case studies
Ecco quindi 5 casi studio da cui prendere spunto, utili per capire come poter sfruttare al meglio ogni tipo di contenuto per sviluppare un messaggio pubblicitario che porti più clienti possibili. Ognuno di questi casi si concentra su un aneddoto, una strategia, una formula che è risultata vincente. A volte si può partire anche da un errore e farne un punto di forza mentre in altri casi l’idea di partenza è quella che più conta.
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1. Ikea e il suo post su Instagram
Creare un post sui social ultimamente è diventato uno degli strumenti più efficaci per fare web marketing. Questo perché si tratta di un metodo veloce e pratico per arrivare in maniera immediata al potenziale pubblico. Certo è che questo strumento non è sempre semplice da utilizzare per le aziende, perché si tratta di un’immagine, un’istantanea, un momento da stampare nella mente delle persone. Il suo risultato deve essere immediato, colpire subito il target. L’alternativa è che il post venga ignorato del tutto e che, di conseguenza, anche quelli successivi subiscano la stessa sorte.
Ikea è riuscita a creare un post che ha da subito catturato l’attenzione degli utenti, un contenuto semplice, immediato e davvero efficace. L’idea sviluppata dall’azienda svedese ha sfruttato un meccanismo molto conosciuto agli utenti che utilizzano Instagram, ossia il tag. In una foto che rappresentava due dei suoi prodotti ha inserito i tag corrispondenti a ognuno con il nome specifico del modello.
Si trattava, però, di una foto e non di un vero e proprio post interattivo: cliccando sul tag, infatti, non si accedeva al profilo dei mobili in questione, ma la sola idea che il colosso svedese avesse potuto sviluppare un profilo singolo per ogni oggetto ha lasciato molti di stucco. Questo post ha generato moltissime conversioni (numero di utenti che sono giunti al sito multilingua Ikea cliccando proprio sul link e acquistando il prodotto).
2. L’explainer video e il caso di Docusign
L’explainer video, ossia un video introduttivo che spiega in pochi semplici passaggi come usufruire di un prodotto o di un servizio, è una delle forme di content marketing più utilizzata. Vi sarà sicuramente capitato di vedere una di queste tipologie di video, basati principalmente sull’utilizzo di un’animazione 2D con pochi colori e con soggetto uno o più individui atti a spiegare il funzionamento dei prodotti in questione.
Docusign, azienda specializzata in firma digitale, è stata una delle prime ad utilizzarlo e nel suo video esplicativo è stata capace di avvicinare il pubblico a una pratica fino a quel momento sconosciuta come la firma digitale. La maggior parte degli utenti infatti non aveva ancora capito realmente in cosa consistesse questo servizio ma grazie alle explainer video di Docusign tutto è stato da subito più chiaro.
3. Il caso Netflix
Non si può non parlare di content marketing senza parlare di Netflix. Il colosso americano leader nello streaming di contenuti video multipiattaforma fa della qualità dei contenuti il suo marchio di fabbrica. Il fatto che Netflix sia sulla bocca di tutti è proprio una precisa strategia di marketing adottata dall’azienda.
La presenza di un articolo su un blog o su un giornale fa proprio parte della volontà degli sviluppatori del servizio, che hanno deciso per un approccio silenzioso e dietro le quinte ma che sta portando ormai da anni risultati concreti ed efficace.
Non a caso nelle pubblicità relative al servizio Netflix non parla mai di prezzi ma solo ed esclusivamente di contenuti, molti dei quali sono stati sviluppati proprio ascoltando gli utenti e realizzando ciò che a loro poteva piacere di più.
Dicono di noi:
4. NASA e i suoni dallo spazio
NASA non deve certo vendere i propri prodotti al grande pubblico ma è importante che ottenga i finanziamenti necessari per le sue missioni estremamente costose. Ed ecco che anche in questo caso il content marketing può essere un mezzo straordinario per farlo! Da poco la NASA ha aperto un canale Youtube e uno Soundcloud dove è possibile ascoltare in tempo reale i suoni nello spazio vedere la gran parte delle immagini catturate dai molti telescopi inviati in missione.
5. La challenge
L’ultimo caso studio che andiamo ad analizzare è quello delle Challenge. Creare una campagna basata su una sfida da proporre progressivamente ad altri è uno dei mezzi più potenti per lanciare il proprio messaggio. Molte aziende, tra cui la famosa Oreo, hanno sfruttato questo meccanismo affinché il loro nome venisse “rimbalzato” da un device a un altro, utilizzando a volte anche dei testimonial che dovevano cimentarsi a loro volta in una determinata sfida, proponendola ai loro colleghi, anch’essi famosi, e contribuendo in modo ancora maggiore alla circolazione del nome del brand in rete.
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Naturalmente, questi sono solo alcuni degli esempi attraverso i quali capire come sfruttare al meglio il content marketing. Ce ne sarebbero altri e si potrebbero scrivere libri interi a riguardo, ma questi 5 case studies possono essere uno spunto per cominciare a sviluppare alcune idee di content marketing molto efficaci.