Adsense: di cosa si tratta
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Google Adsense
Chi ha un sito web multilingua lo sa bene: monetizzare, molto spesso, non è semplice, specie se non si ha o si gestisce un e-commerce. Eppure, per siti e blog che non sono destinati alla vendita di prodotti, esiste una soluzione: Adsense. Di cosa si tratta?
Adsense è un servizio offerto da Google esattamente da 20 anni. È nato, infatti, nel 2003 e si basa sul concetto che è possibile guadagnare da un sito anche senza aver diretto contatto con l’inserzionista. Ed è così che in molti oggi lo utilizzano dal momento che sono tantissimi coloro, al mondo, che desiderano far pubblicità ai propri prodotti e che potrebbero essere interessati a pubblicarli proprio sul nostro sito, pagando. Ma come funziona? Si guadagna veramente? E quanto? Vale indubbiamente la pena scoprirlo!
Cos’è Google Adsense?
La pubblicità è l’anima del commercio e cosa c’è di meglio di utilizzare il web per far conoscere i propri servizi a quanti più utenti possibili? Con questo scopo nasce Google Adsense che consente ai webmaster di pubblicare annunci pubblicitari altrui sul proprio sito internet e di guadagnare sulle entrate pubblicitarie.
Per essere ammessi al programma è necessario che il nostro sito soddisfi alcuni requisiti di qualità richiesti dalla società di Mountain View ma, una volta che abbiamo un account e abbiamo inserito gli annunci sulle nostre pagine riceveremo circa il 68% delle entrate. Non dovremo preoccuparci della creazione degli annunci alla quale penseranno, invece, gli inserzionisti che hanno deciso di ricorrere ad Adsense per la promozione dei propri servizi.
Leggi anche: Come creare delle campagne perfette su Google Ads
Come si guadagna con Adsense
Per poter guadagnare pubblicando annunci Adsense sul nostro sito web, il primo passo è certamente quello di iscriverci al programma. Dopo una breve ma efficace procedura di valutazione (su traffico e metrica di qualità) verremo ammessi (o meno) al programma e riceveremo i dettagli per accedere al nostro account. Una volta approvati, visualizzeremo gli annunci sul nostro sito.
Per l’inserimento dei banner basterà copiare i relativi codici dalle dashboard di Adsense all’interno delle nostre pagine (che siano queste già online o in fase di creazione). Per non apparire troppo fastidiosi per i visitatori del nostro sito, il numero giusto di annunci per pagina è pari a 2. Uno solo, infatti, non sarebbe sufficiente mentre un numero maggiore potrebbe, per l’appunto, infastidire la navigazione e, quindi, l’User Experience dei nostri lettori.
Di base, comunque, Adsense non mette limiti al numero di banner inseribili per ogni pagina. Successivamente Google stesso stabilirà quali sono i banner da rendere visibili e quali, invece, quelli che non avrebbero il giusto riscontro.
Quanto è possibile guadagnare con Adsense?
Una delle domande che chi si avvicina ad Adsense si fa più spesso è quanto si guadagna in realtà con questo programma. In questo senso è impossibile dare una risposta univoca dal momento che ci sono diversi parametri in gioco a determinare quelle che saranno le entrate del sito, per un determinato annuncio, nel corso del mese. Nonostante questo, però, la bella notizia è che la rete ci offre diversi strumenti per provare, quanto meno, a stimare quelli che saranno i guadagni da Adsense.
Quello migliore è ADS di Google con il quale dovremo creare una campagna di sola visualizzazione (senza naturalmente pagare nulla). In questo modo potremo verificare quali sono i costi per ogni clic stimati proprio da Big G. Digitiamo l’URL del nostro sito su ADS e, visualizzate le relative keywords, verifichiamo quali sono i costi, per ciascuna, per clic. Una volta ottenuto il risultato, basterà calcolarne il 68% dal momento che, come anticipata, è questa la percentuale di guadagno che ci spetterà sui clic. Altro parametro che ci è indispensabile per verificare quanto andremo a guadagnare con Adsense è quella relativa al numero di visitatori. Maggiore è questo valore, maggiori saranno, in contemporanea, le possibilità di ricevere clic e, quindi, di guadagnare.
Moltiplichiamo questo numero per il valore del CTR (percentuale media di clic) e andiamo, quindi, a moltiplicare il risultato ottenuto per il compenso ricevuto per clic. Questo sarà la stima del guadagno mensile. Attenzione: il posizionamento corretto dei banner all’interno delle singole pagine influenza notevolmente la possibilità che un dato annuncio venga cliccato o meno. Studiare la giusta strategia e fare in modo che siano sempre accessibili ai visitatori è, quindi, di fondamentale importanza per incrementare i nostri guadagni.
Dal momento che per monetizzare è indispensabile che gli annunci pubblicitari vengano “cliccati” sono in molti coloro che, sperando di farla franca, attuano meccanismi fraudolenti per aumentare il numero di clic e, quindi, guadagnare di più. C’è chi lo fa cliccando da solo i propri annunci, chi, invece, si affida a fantomatici inviti ai propri visitatori a cliccare sui banner presenti sul sito. Il consiglio è quello di evitare comportamenti di questo tipo che violano palesemente quello che è il regolamento di Google Adsense e che è sanzionato in maniera molto pesante (con il ban “definitivo” dal programma e l’impossibilità di iscrizione futura).
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Quali sono le differenze tra Adsense e ADS?
Spesso ci imbattiamo, quando si parla di guadagni tramite siti web, sia in Adsense che in ADS. Non è raro, specie all’inizio, che si faccia confusione tra i due servizi ma è importantissimo conoscere quella che è la principale differenza tra i due.
Se il primo, infatti, è dedicato ai webmaster il secondo è prerogativa, invece, di aziende e imprese che vogliono far pubblicità ai propri prodotti su siti altrui. Con Adsense, quindi, si hanno guadagni di tipo passivo (inseriamo i banner e aspettiamo che i nostri visitatori ci clicchino sopra per avere dei guadagni).
Per utilizzare ADS, invece, gli inserzionisti pagano per le campagne pubblicitarie che intendono sfruttare.
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Quali annunci pubblicitari vengono utilizzati da Google Adsense?
Google Adsense consente di pubblicare sul nostro sito internet annunci pubblicitari di diverso tipo, sia testuale che grafico. I primi hanno il vantaggio di essere meno ingombranti dal momento che contengono semplicemente un link al sito dell’inserzionista seguito da poche linee descrittive del servizio. I secondi possono avere diverse dimensioni e formati e possono trovare collocazione sia orizzontalmente che verticalmente.
Alcuni banner possono avere anche carattere interattivo e sono costituiti, ad esempio, da GIF o video, risultano, quindi, più piacevoli anche a livello “estetico”. Nonostante questo, è sempre consigliabile non esagerare con il loro utilizzo dal momento che proprio il loro essere particolarmente accattivanti potrebbe anche distrarre i nostri visitatori. Ci sono, poi, le cosiddette liste di collegamenti che contengono, al loro interno, una serie di link su cui cliccare per essere rimandati direttamente alle pagine degli inserzionisti.
Dicono di noi:
Conclusione
Google Adsense, in conclusione, è uno strumento potentissimo a disposizione di tutti i webmaster per monetizzare al meglio con il proprio sito web. Indispensabile, però, farlo nella maniera corretta per evitare provvedimenti, da parte di Big G, spesso irreversibili.