Direct E-mail Marketing: di cosa si tratta
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Direct E-mail Marketing
Il Direct e-mail marketing (conosciuto anche con l’acronimo DEM e DEM Marketing) è una comunicazione commerciale fatta dalle aziende utilizzando come mezzo principale le e-mail. Queste e-mail pubblicitarie servono a promuovere un determinato prodotto, servizio o evento. Utilizzare una campagna di DEM Marketing efficace permette di aumentare l’engagement e la fidelizzazione dei clienti. Le campagne DEM, infatti, non si focalizzano sul prodotto o servizio in sé, ma sui bisogni degli utenti, che sono così spinti ad interagire maggiormente con il marchio.
L’email (o e-mail, abbreviazione dall’inglese di electronic mail, in italiano posta elettronica) è nata nel 1971 ad opera del programmatore statunitense Ray Tomlinson, che inventò un programma di messaggistica tra le varie università. A definirne poi il funzionamento fu l’informatico statunitense Jon Postel. Si tratta di uno dei servizi informatici più utilizzato al mondo, che può essere suddiviso in quattro tipologie principale: le e-mail personali (private), le email transazionali (email automatiche che servono a confermare una transazione o un evento), le email pubblicitarie (o direct email, quelle che sono alla base della campagna DEM) e le newsletter (email di aggiornamento periodico riguardante un’azienda, un ente o un’associazione). Nel direct e-mail marketing si utilizzano proprio le email pubblicitarie.
E-mail marketing definizione: cos’è il direct e-mail marketing
Il Dem acronimo di Direct e-mail marketing ha ormai sostituito il termine classico. Quando, quando si parla di campagne di marketing via e-mail, ormai si utilizza solamente il termine DEM. Il significato di entrambi è lo stesso, anche se, attualmente, la parola DEM si riferisce alla singola e-mail. Una campagna di Direct e-mail marketing viene svolta attraverso un insieme di attività che servono per creare un’e-mail efficace per la promozione di un prodotto oppure di un servizio. La mail viene realizzata utilizzando generalmente un design grafico attraverso il linguaggio di markup HTML (HyperText Markup Language, utilizzato per formattare e impaginare documenti ipertestuali). Un’altra metodica utilizzata può essere un editor drag & drop (dall’inglese “trascina e rilascia” oppure “clicca e rilascia”). Il fine ultimo di queste e-mail di marketing è sempre quello di spingere l’utente a compiere un’azione. In questo caso un clic, che porta il potenziale o vecchio cliente a visitare la pagina del sito web multilingua del brand. Tutto ciò serve a “coltivare” il rapporto con il cliente e a farlo sentire ancora più legato al marchio.
Secondo le statistiche del sito web tedesco Statista, il 49% dei clienti vuole ricevere e-mail promozionali settimanali dai loro marchi preferiti. Secondo la società statunitense di ricerche di mercato eMarketer, quasi l’80% dei professionisti attivi nel settore delle vendite, considera l’e-mail il mezzo migliore per acquisire e fidelizzare i clienti. Secondo la piattaforma di e-mail marketing Limus, ogni dollaro speso per fare DEM Marketing genera un ritorno economico medio di 38 dollari.
Secondo le normative vigenti, il Direct E-mail Marketing non può essere fatto senza il consenso diretto dell’utente. A stabilirlo è stato l’articolo 7 del GDPR (General Data Protection Regulation, il regolamento europeo sul trattamento dei dati personali).
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Quali tipologie di DEM marketing si possono fare
Ci sono due strade da percorrere quando si inizia a fare DEM marketing. La prima riguarda l’invio di DEM su liste di terzi, quindi su liste di indirizzi non di propria proprietà. Queste liste vengono chiamate “liste in affitto”. In questo genere di campagne DEM si paga un altro editore per poter inviare le proprie e-mail di marketing alla sua lista di utenti. In passato, era il metodo più utilizzato, ma ora è stato relativamente superato e non risulta nemmeno vantaggioso sia in termini di costi che di fidelizzazione dei clienti.
Il secondo metodo, e anche il più efficace, è l’invio di DEM alla propria lista. In questo modo, l’azienda possiede una propria lista di utenti a cui inviare le proprie e-mail di marketing. Essendo questa lista personale, quindi, si riuscirà anche a inviare delle mail targettizzate e che si basano sui gusti degli utenti (che si conoscono). Inoltre, questi utenti hanno esplicitamente dato il consenso a ricevere le proprie e-mail e, di conseguenza, saranno anche più interessati ai messaggi ricevuti. Ciò porterà a una conversione maggiore e a un minor dispendio economico. Infine, è fondamentale che gli utenti possano ritirare il proprio consenso in qualsiasi momento e disiscriversi alla campagna di web marketing via e-mail.
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DEM direct e-mail marketing: differenze con la newsletter
Alla luce della definizione di DEM Marketing, si potrebbe pensare che il direct e-mail marketing e la newsletter siano la stessa cosa. In realtà, non è proprio così, ci sono infatti delle differenze tra il direct e-mail marketing e la newsletter. Entrambe queste modalità di marketing si effettuato tramite e-mail. Se la DEM serve per promuovere un prodotto o un servizio, la newsletter viene utilizzata come mezzo di comunicazione per informare l’utente circa un qualcosa che riguarda l’azienda. Come ad esempio un evento, degli aggiornamenti che riguardano il brand o comunicazioni importanti.
Alla base del funzionamento della newsletter, infatti, è possibile inserire lo storytelling, il “racconto di una storia”. Tramite la newsletter, quindi, è possibile effettuare una narrazione del proprio marchio agli utenti iscritti. Anche quando si inviano delle e-mail di newsletter, è fondamentale rispettare la privacy degli utenti secondo le norme del GPDR. Una newsletter efficace ha un oggetto che attira l’attenzione degli utenti e li spinge alla lettura. Successivamente, bisogna scrivere un testo efficace e accattivante. Meglio ancora se si esordisce con un messaggio personalizzato in cui è inserito il nome dell’utente al quale ci si rivolge. Le aziende utilizzano le newsletter anche per raccontare aneddoti sulla nascita del brand, curiosità e tanto altro. Oppure per fare degli aggiornamenti settimanali circa le novità in uscita.
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Direct e-mail marketing esempi: come si usa
Per capire bene come fare direct e-mail marketing, vediamo alcuni esempi più diffusi ed efficaci.
Il metodo più classico di fare DEM è quello di inviare “sconti e offerte speciali”, magari in occasione del compleanno dell’utente o se si nota che un utente non acquista da un po’ o se si è iscritto, ma non ha mai effettuato un ordine. Bisogna però stare attenti a inviare questo genere di e-mail al momento giusto. Un utente, infatti, potrebbe non apprezzare di ricevere uno sconto se solo pochi giorni prima ha acquistato un prodotto a prezzo pieno.
Un altro metodo di DEM marketing è quello di inviare le cosiddette “holiday offer”, le offerte in occasione di festività importanti come il Natale, San Valentino, il Black Friday, il Back to school, ecc. Generalmente, gli utenti si aspettano di ricevere sconti durante questo genere di festività.
Le e-mail di DEM possono essere inviate anche in occasione del “lancio di eventi”. Si tratta di una modalità un po’ al limite tra la newsletter e la campagna DEM vera e propria. Se la newsletter è più volta all’informazione, però, l’e-mail DEM serve proprio ad attirare l’attenzione dell’utente e a spingerlo a partecipare all’evento.
Molto utilizzate anche le “email di upgrade”, che spingono l’utente a effettuare l’aggiornamento dei propri servizi (come, ad esempio, passare da un servizio gratuito, o di base, a uno premium. Oppure le “email lo sapevi che?” o, dall’inglese, “did you know?”, che spingono l’utente a conoscere meglio determinati aspetti, prodotti o servizi del brand. Le e-mail DEM possono essere usate anche per scusarsi in caso di malfunzionamenti o altro.