Email Click-Through Rate 2021: come aumentare il CTR
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Aumentare il CTR
Ogni azienda deve basare il proprio successo su una campagna di web marketing ben costruita e, per farlo, ha a disposizione davvero molti strumenti utili allo scopo. Nell’era del digitale, però, non si può non fare marketing online e cercare di acquisire nuovi potenziali clienti attraverso le tante possibilità offerte dalla rete.
In questo articolo occupiamo in particolare del CTR, ossia un indicatore di quanto il nostro messaggio pubblicitario abbia avuto impatto sul pubblico. Si tratta di uno strumento molto potente, in particolare se utilizzato attraverso una campagna di e-mail marketing. Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e come fare per aumentare il CTR parametro e acquisire nuovi clienti.
CTR: cos’è
CTR è l’acronimo di Click Through Rate. Non esiste una vera e propria traduzione in italiano per questo termine; spesso, però, si accetta quella di tasso di conversione o, se proprio vogliamo fare la traduzione letterale, tasso di click. Esso indica il rapporto tra le persone che hanno visualizzato un contenuto digitale e quelle che vi hanno effettivamente cliccato.
Qualunque sia lo strumento di comunicazione utilizzato per generare tale contenuto (e-mail, annuncio, banner) esso deve contenere un link ed è proprio su tale link che l’utente deve cliccare per arrivare a una particolare pagina che può portarlo a interagire con l’azienda che ha emesso tale messaggio pubblicitario. Questo link, quindi, può portare a una pagina dove si richiede un’iscrizione oppure a una dove è possibile effettuare un acquisto e così via.
CTR nell’e-mail marketing
Il CTR è uno strumento che generalmente viene utilizzato da tutti i creatori di e-mail persuasive; è un indice utile a comprendere se queste e-mail hanno effettivamente avuto un seguito e se le persone hanno cliccato sul link presente al loro interno.
Spesso, però, le e-mail di questo tipo possono contenere anche più di un link. In questo caso il calcolo del CTR cambia leggermente e può indicare, ad esempio, quali tra questi link sono stati cliccati dall’utente o il numero totale. Ci sono diverse tipologie di e-mail con all’interno un link di acquisizione che possono essere inviate agli utenti tra questi in particolare quelle più utilizzate sono
Newsletter
Le newsletter sono e-mail periodiche che vengono inviate a chi è già iscritto a tale servizio. Il loro scopo, quindi, non è tanto quello di acquisire nuovi clienti, quanto quello di tenere aggiornati i clienti già acquisiti e proporre loro sempre nuovi beni o servizi.
Il link all’interno di questa e-mail, quindi, e con il quale si calcola il CTR, contiene quasi sempre un update o un reindirizzamento a una pagina d’acquisto di un bene o servizio appena uscito.
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Digital e-mail marketing (DEM)
In questo caso, invece, l’e-mail contiene generalmente un link per effettuare un’iscrizione o un reindirizzamento a una pagina diretta per completare un acquisto. Questo tipo di e-mail sono spesso considerate molto invasive e di solito vanno a finire nella cartella spam dei client più famosi.
Funnel
Anche nel funnel marketing è possibile calcolare il CTR; tuttavia, lo scopo principale di questo tipo di e-mail è quello di portare una percentuale minima di utenti ai quali è stato inviato il messaggio ad usufruire di un determinato servizio. Si tratta di un tipo di e-mail che basa la propria efficacia più sulla quantità che non sulla qualità, cercando di portare anche una minima parte degli utenti alla visione dei servizi dell’azienda che c’è dietro.
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Come si calcola il CTR
Non esiste una vera e propria formula generale da poter utilizzare in questo calcolo; dipende da come viene impostata la campagna di marketing e da quali sono i tipi di risultati che interessano. Si tratta comunque di un calcolo in percentuale e, in particolare nell’e-mail marketing, bisogna avere da subito chiaro qual è il dato che si vuole estrapolare.
Ipotizziamo di inviare una mail a 100 persone, con un link per effettuare un’iscrizione; potremmo voler calcolare non solo quante persone hanno effettivamente cliccato sul link arrivando alla pagina per compilare i dati, ma il numero totale delle persone che hanno completato tutto il procedimento. Insomma, sapere il numero dei nuovi iscritti.
In questo esempio l’azienda che ha mandato questo tipo di mail ha preventivato un numero massimo di 100 nuovi iscritti e, dopo essersi data un lasso di tempo (tali link spesso hanno una scadenza temporale), può facilmente calcolare quanti di questi 100 hanno effettivamente fatto l’iscrizione.
Qual è la percentuale ideale nel CTR
Naturalmente ipotizzare che il 100% delle persone alle quali abbiamo mandato un’e-mail clicchi sul link rappresenta una visione estremamente ottimistica. Ogni azienda, però, si pone sempre un obiettivo da raggiungere che generalmente oscilla tra il 30 e il 40%. Questo vuol dire che ogni 100 e-mail deve esserci un CTR pari a 30 OA 40.
Come aumentare il tasso di click
C’è da dire che, in particolare per le e-mail più aggressive, il CTR è generalmente molto basso. Tuttavia, sono tantissime le aziende che continuano ad utilizzare l’e-mail marketing per attrarre a se nuovi potenziali clienti.
Questo perché se si seguono determinati consigli è possibile aumentare questa percentuale ed ottenere effettivamente dei buonissimi risultati con una buona campagna di e-mail marketing. Vediamo alcuni di questi consigli pratici.
Dicono di noi:
Call To Action
Per quanto alcune e-mail possano sembrare lunghe, ed esiste la convinzione generale che ad oggi l’attenzione dell’utente sia di pochissimi secondi e che contenuti troppo discorsivi possano non interessare, creare un contenuto di valore, anche se lungo, può essere sicuramente un ottimo metodo per aumentare i clienti.
Generalmente si usa lo schema della piramide rovesciata, dove la parte più importante del messaggio che si vuole lanciare al pubblico viene inserita alla fine di un lungo discorso. Non è importante che l’utente legga tutta l’email ma che sia in qualche modo portato ad arrivare alla fine, nella quale incontrerà una call to action (letteralmente una chiamata all’azione).
È qui che bisogna inserire il link ed è qui che bisogna concentrare maggiormente le energie e la creatività. Un link senza nessuna informazione al riguardo difficilmente viene aperto dagli utenti che lo considereranno, nella maggior parte dei casi, un virus; è per questo che tutto il contorno, così come la call to action, va curato e reso credibile.
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Altro aspetto fondamentale per migliorare il CTR è quello di essere riconoscibili. Per fare un esempio, la grafica delle e-mail dovrà essere ritrovata dall’utente anche sul sito. All’interno del messaggio, poi, ci dovranno essere elementi riconoscibili come il colore di un brand, il suo logo, la font utilizzata ecc.
Grafica
Da non sottovalutare nemmeno la grafica. In questo caso si può davvero affermare che la soglia d’attenzione, essendo molto bassa, abbia bisogno di essere catturata e non c’è niente di meglio di una grafica accattivante con colori vivaci ed eleganti per farlo. Un’e-mail solo testuale non avrà alcun effetto.
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Interazione
Un’email generata a scopo di marketing, per poter essere utile all’aumento del CTR, deve generare curiosità. Sono molte le aziende che attraverso grafiche particolari coinvolgono sempre di più il lettore all’interno dell’e-mail, ad esempio facendogli premere alcuni tasti in base alle sue scelte che lo portano poi alla fine del messaggio. Se si riesce a fare questo l’aumento del CT è assicurato poiché l’utente è stato coinvolto per diversi minuti all’interno di un semplice messaggio e vorrà sicuramente aprire il link finale.