Google Analytics e Google Ads: differenze e similitudini

Google Analytics e Google Ads: differenze e similitudini

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Google Analytics e Google Ads

Quando si è proprietari di un sito web utilizzato esclusivamente come blog o di un e-commerce, due strumenti fondamentali per il successo del business sono sicuramente Google Analytics e Google Ads. Come suggerito dal nome stesso, si tratta di due soluzioni web che fanno parte del gruppo Google. Google Ads è stato lanciato sul mercato il 23 ottobre del 2000 e, fino al 24 luglio 2018 è stato conosciuto con il nome di Google AdWords. Google Analytics invece è stato sviluppato da Urchin Software Corporation, conosciuta anche con il nome di Urchin on Demand. Nell’aprile del 2005 l’Urchin Software Corporation è stata acquisita dal gruppo Google.

Google Ads è una delle principali fonti di guadagno per Google, perché permette di investire in campagne pubblicitarie e annunci e di ottimizzarli tramite keywords. Google Analytics, invece, fornisce dati statistici dettagliati riguardo gli utenti che visitano il sito web e il loro comportamento. Per utilizzarli al meglio e per configurarli nel modo giusto, non sempre si riesce a fare da soli e può risultare utile rivolgersi a un team di esperti del settore. Oltre a numerose differenze, i due presentano anche delle similitudini, che analizzeremo nei prossimi paragrafi.

Google Ads: che cos’è, com’è fatto e parole chiave

Vediamo allora cos’è Google Ads. Dal suo esordio e fino al 2018 è stato chiamato Google AdWords e permette di inserire degli spazi e degli annunci pubblicitari all’interno delle pagine Google. Ogni acquirente decide quale sia il proprio budget e investe in una campagna pubblicitaria. Per funzionare, gli annunci hanno bisogno delle keywords, in italiano parole chiave, che vengono definite dallo stesso Google come: parole o frasi utilizzate per descrivere un prodotto o servizio. Quando utente farà la sua ricerca, in base alla corrispondenza tra i suoi termini utilizzati e l’elenco di parole chiave impostate nella campagna di advertising. Quindi, quando un utente cerca ad esempio “comprare scarpe da ginnastica”, si ritroverà tra i risultati anche degli annunci a pagamenti di siti che vendono “scarpe da ginnastica”.

La corrispondenza tra le parole chiave scelte per la propria campagna e le parole utilizzate dagli utenti può essere di tre tipi: corrispondenza generica, corrispondenza a frase e corrispondenza esatta. La corrispondenza generica è più ampia e può arrivare a un numero maggiore di utenti, con il rischio, però, di non raggiungere il target esatto che si sta cercando. La corrispondenza esatta è la più specifica tra le tre, ma potrebbe anche restringere di troppo il campo e rischiare di far perdere altri potenziali clienti. La corrispondenza a frase, invece, è una via di mezzo. Propone meno risultati rispetto alla corrispondenza generica ed è più “mirata”, ma al tempo stesso propone più risultati rispetto alla corrispondenza esatta. Creando una lista di parole chiave corrette e mirate, si potrà raggiungere il bacino di utenti giusti e aumentare le proprie conversioni (vendite).

Che cosa è Google Analytics?

Google Analytics: cos’è, come funziona e filtri

Per quanto riguarda cos’è Google Analytics, si tratta di un servizio gratuito di analisi del sito web
che fornisce informazioni statistiche e strumenti analitici circa gli utenti che visitano il sito. Per
prima cosa è possibile visualizzare il numero di utenti in linea in tempo reale. Poi è possibile
visualizzare il numero di utenti totali in base ad intervalli di date (in giorni selezionati, ieri, oggi,
nell’ultima settimana, ultimi 28 giorni, ecc.). Oltre agli utenti, vengono date informazioni circa il
numero di pagine viste totali, così da poter tenere sotto controllo quali sono gli argomenti più
ricercati e più interessanti.

Vengono anche registrati i dati degli utenti che riguardano: dati demografici (età e genere),
interessi, dati demografici (lingua e località), il comportamento in pagina (utenti nuovi o che
ritornano, frequenza, frequenza di rimbalzo e durata sessione), tecnologia (rete, browser e sistema
operativo) e tipo di dispositivo utilizzato. Vengono mostrati anche i canali di acquisizione del
traffico, che indicano quanti utenti arrivano da ricerca organica (generalmente Google), dai social network o, appunto, dalle campagne di Google Ads. Permette anche di visualizzare le conversioniottenute e una panoramica generale sugli obiettivi e l’e-commerce multilingua. Dal pannello amministratore è impossibile inserire dei filtri per escludere determinati risultati o utenti (in molti casi bot che visitano il sito e sfalsano i record) dalle statistiche mostrate. Può essere implementato sui siti tramite tag oppure, se si sta utilizzando WordPress, tramite apposito plug-in.

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Quali sono le differenze tra Google Ads e Google Analytics

Come abbiamo visto, il funzionamento alla base di Google Ads e Google Analytics è diverso. Google Analytics è uno strumento statistico e Google Ads è uno strumento pubblicitario che serve ad aumentare gli utenti e le conversioni al sito tramite apposite campagne a pagamento. Tuttavia, in realtà, anche con Ads è possibile registrare alcuni parametri statistici e tenere conto dei comportamenti e degli interessi degli utenti che visitano il sito web multilingua. L’obiettivo è sempre quello di ottenere il maggior numero di conversioni.

Questi due strumenti hanno però delle differenze riguardo le modalità di tracciamento dei dati. La prima differenza riguarda le metriche: Google Ads registra il numero di click, mentre Google Analytics prende in considerazione le sessioni. Le sessioni hanno una durata prestabilita di tempo, mentre i click sono singoli. Quindi, se un utente clicca due volte in mezz’ora su un annuncio o su un risultato, i click conteggiati sono due. La sessione, invece, è una sola. Anche il conteggio delle conversioni è diverso tra i due. Con Google Ads si possono tenere in considerazione anche più obiettivi per sessione, mentre con Google Analytics questo non è possibile. Per quanto riguarda i modelli di attribuzione dell’obiettivo di conversione, Google Analytics tiene conto dell’azione fatta nella sessione successiva al click. Google Ads tiene conto della situazione generale. Per esempio, se un utente clicca su un annuncio e visita il sito, ma acquista solamente il giorno dopo, Google Analytics non lo registra, ma Google Ads sì.

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Google analytics e Google ads a confronto: le conclusioni

Un’altra differenza tra Google analytics e Google Ads riguarda le tempistiche dei risultati mostrati. In Google Analytics ci possono essere anche delle ore di ritardo, mentre con Google Ads i risultati sono mostrati quasi in tempo reale. Comunque, nell’arco delle 24 ore, su Google analytics si avranno i risultati completi. Per quanto riguarda la validità dei click, Google Ads è molto più attento e meticoloso. Come abbiamo visto, ogni click su Google Ads ha un costo per il cliente che investe e, di conseguenza, dei click falsi e fraudolenti possono fargli sprecare soldi. Per questo, Google Ads tutela i propri clienti e non tiene conto di questi click non validi nel report. Con Google Analytics, invece, vengono registrate tutte le sessioni, a meno che non si impostino determinati filtri. Per quanto riguarda sempre le conversioni, Google Ads mette a disposizione determinate opzioni che su Google Analytics non ci sono.

Il punto in comune alla base di entrambi questi strumenti resta quello di fornisce informazioni il più possibile precise e dettagliate circa gli utenti che visitano il sito/e-commerce e il loro comportamento. Anche perché, quando si possiede uno shop online o un blog, l’obiettivo comune è ovviamente quello di aumentare le visite (e quindi i guadagni tramite banner a CPM, impression, o a CPC, a click) e, di conseguenza, anche le vendite.