Lead Nurturing e l’Email marketing
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Lead Nurturing ed Email marketing
Quando si ha un’azienda e si vuole incrementare il tasso di vendite e di clienti fidelizzati, risulta opportuno mettere in atto tutta una serie di strategie di web marketing mirate che permettano di aumentare la popolarità del brand e di conseguenza di invogliarne l’acquisto da parte dei consumatori.
Tra i tanti metodi che si possono attuare per raggiungere tale obiettivo, una scelta ottimale è rappresentata dal lead nurturing e, correlatamente ad essa, dall’email marketing.
Vediamo meglio di cosa si tratta.
Lead nurturing: che cos’è e quali sono i suoi obiettivi principali
Con questo termine si intende un processo volto a catturare l’attenzione dell’utente potenzialmente interessato ad un determinato prodotto (definito “lead”) al fine di mostrargli l’effettivo valore del bene in questione e spingerlo dunque a divenire a tutti gli effetti un cliente.
In questo modo, viene generato un vero e proprio legame tra il lead, l’azienda e il brand da essa offerto, il che genera nell’utente un maggior senso di fiducia.
Gli scopi principali che una strategia di lead nurturing correttamente applicata permette di raggiungere sono dunque i seguenti:
Aumentare la conoscenza di un prodotto o servizio offerto dall’impresa;
Attuare campagne di web marketing mirate a raggiungere un determinato target di riferimento;
Incrementare il tasso di conversione (ovvero dei contatti lead che da semplici “visitatori” si trasformano in clienti acquistando il prodotto);
Fidelizzare il cliente, migliorando il più possibile l’immagine che l’azienda o il brand ha ai suo occhi.
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Elementi importanti del lead nurturing
Affinché la strategia di lead nurturing si riveli effettivamente e concretamente efficace al fine di perseguire i sopracitati obiettivi, è fondamentale che essa si basi su determinati fattori che possano implementarla al meglio.
Vediamo dunque quali sono le operazioni più importanti che chi vuole mettere in atto una campagna di lead nurturing non può esimersi dal compiere.
Concentrarsi sul lead scoring
Con “lead scoring” si intende l’atto pratico di attribuire un punteggio (definito per l’appunto “score”, in inglese) ad ogni lead che rientri nel target aziendale sulla base di elementi quali la tipologia di interazioni che questo potenziale cliente ha avuto con il brand (visualizzazione di esso sui social network, ricerche su Internet ecc.) e sue caratteristiche individuali (in particolare da un punto di vista professionale e demografico, come ad esempio il lavoro che svolge). Più lo score totalizzato è alto, maggiore sarà il “valore” che il lead in questione acquisisce per l’azienda interessata a trasformarlo in cliente.
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Mettere in atto campagne di marketing mirate e personalizzate
Una volta individuati gli utenti aventi un lead scoring di alto livello, è ora di procedere con l’invio a questi ultimi di contenuti targettizzati che siano il più possibile in linea con le loro esigenze e bisogni. A questo scopo, possono essere utilizzati differenti tipologie di canali di comunicazione integrandoli l’uno con l’altro: social network, siti web, e-mail promozionali, newsletter ecc.
Valutare l’andamento del lead nurturing
Dopo aver messo in pratica la strategia di lead nurturing, occorre valutare costantemente e frequentemente il suo andamento, al fine di individuare eventuali punti deboli da correggere al più presto. Bisogna dunque effettuare i cosiddetti “test A/B”, che prendono in esame, comparandoli, due versioni differenti del medesimo progetto, ognuna delle quali deve essere inviata a un gruppo di valutazione, definito “campione di prova”, per individuare quale delle due è quella ritenuta migliore e più vantaggiosa in virtù dei risultati che si vogliono ottenere.
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E-mail marketing: cos’è e perché è un valido aiuto per il lead nurturing
Come abbiamo detto in precedenza, una buona e valida strategia di lead nurturing non può esimersi dall’inviare ai contatti interessati dei contenuti personalizzati attraverso differenti canali di comunicazione e usufruendo di diversi strumenti.
Uno di questi è rappresentato proprio dall’e-mail marketing, termine con cui si intende nulla di più che un messaggio di posta elettronica indirizzato a tutti coloro che hanno fornito esplicito consenso a ricevere contenuti di questo tipo. Per dirlo in altre parole, alle persone che si sono abbonate/iscritte alla newsletter di un sito, o che più in generale sono entrate a far parte della “mailing list”, ovvero la lista dei contatti principali e maggiormente interessati al brand.
I vantaggi dell’e-mail marketing non differiscono poi molto da quelli propri della strategia di lead nurturing, in quanto consentono di avvalorare quest’ultima e dunque di raggiungere più facilmente gli obiettivi prefissati.
Rispetto però ad altri strumenti e canali, l’email marketing presenta il beneficio di essere tendenzialmente molto conveniente, in quanto i programmi e i software che permettono di creare e inviare questo tipo di messaggi hanno in linea generale prezzi non elevati.
Dicono di noi:
Come mettere in atto una campagna di e-mail marketing?
Come nel caso del lead nurturing, anche per realizzare e gestire la pratica dell’e-mail marketing è necessario procedere passo passo con l’esecuzione di alcune attività fondamentali, che adesso andremo ad analizzare più nel dettaglio.
Individuare il software di E-mail marketing
Onde evitare di impazzire cercando di tenere tutto sotto controllo da soli, la soluzione migliore consiste nell’affidarsi ad un software specializzato nell’invio di e-mail commerciali. Sul mercato ce ne sono tantissimi, motivo per cui è importante individuare quello che più fa al caso proprio tenendo in considerazione elementi quali il budget che si ha a disposizione, il numero e la frequenza di e-mail che si vogliono inviare, che livello di esperienza e capacità si ha nel progettare da zero email sul marketing ecc.
Creare la mailing list
A questo punto, occorre individuare il target di utenti interessanti a ricevere le e-mail: per farlo, è necessario originare un modulo di iscrizione in cui deve essere specificato quale sia l’argomento delle email che gli iscritti riceveranno e la frequenza di ricevimento delle medesime.
L’obiettivo, in questa fase, è di aumentare il più possibile il numero di individui che lasciano il loro indirizzo mail, ai quali rivolgere la campagna di e-mail marketing.
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Clicca quiDefinire l’obiettivo della campagna di e-mail marketing
Le e-mail marketing non sono tutte uguali, ed è bene dunque individuare fin da subito qual è il risultato che tramite esse si vuole raggiungere.
I tipi più frequenti e utilizzati dalle aziende sono generalmente quelle volte a sponsorizzare un prodotto o un servizio, per invogliare l’utente che le legge a compiere una determinata azione (ad esempio visitare la pagina di un sito web multilingua oppure comprare un articolo). Altre mail utili possono però essere anche quelle aventi lo scopo di informare l’utente su un dato argomento, tramite ad esempio newsletter o annunci.
Qualunque sia l’obiettivo della campagna di e-mail marketing, comunque, è importante che esso sia chiaro e preciso.
Creare e-mail attrattive
Una volta originata la lista contatti e individuato l’obiettivo della campagna promozionale, è il momento di creare a tutti gli effetti le e-mail.
Non ci sono in questo caso regole precise da seguire, in quanto è possibile spaziare tra tantissimi template e impostazioni grafiche differenti, purché però il risultato finale appaia coerente con lo scopo prefissato.
Se proprio non si hanno idee, è comunque possibile usufruire di modelli base che sono già pronti e che bisognerà solo personalizzare con i propri contenuti. Molti di essi sono spesso forniti gratuitamente dai software dell’e-mail marketing.