Posizionare una landing page su Google con le strategie SEO più efficaci
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Posizionare una landing page su Google con le strategie SEO più efficaci
L’era del digitale ha portato con sé un tutt’altro che modico bagaglio di nuovi vocaboli che diventeranno consultabili direttamente dal dizionario della lingua italiana. Anche se parole acquisite immutate e non tradotte dall’inglese.
Il mondo dell’informatica, specialmente, adotta un linguaggio per lo più a noi straniero, e altrettanto – se non di più – fa il mondo del web marketing. Tra acronimi e termini tecnici, si rischia di essere tagliati fuori: ma se avete un’azienda, non potete non conoscere almeno le espressioni di base.
Nel 2022 diventa essenziale avere un sito o una pagina social, specie se si è professionisti bisognosi di distinguersi dai competitors della zona. Fondamentale sarà colpire la domanda correndo sul posto. Davanti a un PC, per la precisione.
Anche per questo sono nate le web agency, ossia agenzie che si occupano della gestione e sviluppo del web dei suoi clienti. Perché se tutti sappiamo accendere un computer, navigare sul web e avere un profilo social, non significa che tutti sappiamo maneggiare una strategia di marketing.
Creare un eCommerce e/o mantenere aggiornato un sito internet, campagne marketing, posizionamento SEO (Search Engine Optimization – Ottimizzazione per i Motori di Ricerca), Google Ads e gestione dei social media sono solo alcuni dei servizi offerti da tali supporti 4.0. Una delle strategie utilizzate per la maggiore da questi esperti sono, appunto, le landing page.
Cos’è una landing page
La landing page del marketing online è, letteralmente, una pagina di atterraggio a cui gli utenti arrivano dopo aver cliccato su di un link. La prima pagina su cui approdano dopo essere entrati in un sito insomma. A differenza dalla homepage, però, la landing page viene creata appositamente per canalizzare verso quel dominio le persone che navigano in internet.
Essa ha molteplici funzioni. Tra queste quella di aumentare la propria presenza online e la propria lista contatti. L’obiettivo cardine di chi ne fa utilizzo è quello di trasformare semplici visitatori in clienti. Immediati o futuri. Insieme ai propri dati personali, infatti, l’utente fornirà anche il consenso a ricevere comunicazioni di natura commerciale.
Così verrà indotto a compiere una determinata azione, ad esempio quella di compilare un semplice form di contatto.
Una buona landing page ha un alto tasso di conversione (la percentuale di operazioni effettuate con successo rapportate al totale delle conversioni potenziali). Nel caso del form, la percentuale di persone che hanno dedicato del tempo a inserire i propri dati all’interno delle caselline del questionario.
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Elementi costitutivi della landing page
La landing page è costituita da pochi elementi: headline, bodycopy e i call to action.
Questi sono interconnessi tra loro in modo da creare l’effetto scivolo che incanalerà l’utente a leggere sino alla fine e a raggiungere lo scopo ultimo.
L’headline, in genere molto breve, apre l’annuncio informando l’utente su cosa gli verrà offerto in cambio di una sua attenzione particolare.
Il bodycopy è il testo che segue l’headline e che esplicita il messaggio iniziale dettagliando l’offerta o descrivendo nel particolare il prodotto. Importante che questo passaggio sia reso il più appetibile possibile.
I call to action serviranno, invece, per interagire con l’utente (“Iscriviti qui”, “Scarica il nostro catalogo qui”, “Visita il nostro sito” ne sono alcuni esempi). Essi lo guideranno passo dopo passo sino alla conversione finale, sino all’obiettivo dell’ideatore.
Come costruire una landing page
Anche per svolgere i lavori di grafica più semplici (si pensi ad una presentazione di ricerca di scuola) ci vuole del tempo, oltre che nella scelta del contenuto, anche nella decisione di quali font, oggetti, elementi utilizzare e in che posizione e relazione tra loro.
La gamma che offre ogni programma grafico è vastissima, senza tenere presente che si possono scaricare, per lo più gratuitamente, altrettante opzioni.
Visto lo scopo delle landing page, meglio optare per linee semplici, essenziali e pulite. Ciò per facilitarne la lettura e la consultazione anche nei momenti meno opportuni. Quegli spazi frugali della pausa pranzo, ad esempio, in cui scorriamo velocemente la home per assorbire più informazioni possibili in una scarsa mezz’oretta.
Infatti, la landing page non è quasi mai lo scopo di colui alla quale è destinata.
Raramente qualcuno di noi naviga su internet alla ricerca della suddetta. Ci compare, invece, spontaneamente e, persuasiva, cerca di catturarci in quanto prede. Una volta compilato l’eventuale form, diventeremo, infatti, per l’azienda, un nuovo contatto commerciale. Perciò, nel realizzarla, si deve fare in modo che ciò avvenga nel modo più naturale possibile. Fondamentale sarà evitare elementi di distrazione che potrebbero allontanare il target nel compiere l’azione desiderata. L’attenzione deve essere incentrata esclusivamente sull’azione che si intende far compiere.
Dicono di noi:
Non a caso la barra di navigazione nelle landing page è nascosta. L’intero schermo sarà occupato, evitando ogni possibile via di fuga per chi ci plana sopra inconsapevolmente.
L’aggiunta di un pulsante per facilitarne la condivisione è un trucco ulteriore che le agenzie di digital marketing specializzate nell’ambito adottano per far raggiungere al proprio cliente un maggior numero di persone. Il sistema sfrutta le conoscenze di uno in modo da avere un riscontro direttamente proporzionale a quanti ci siano “cascati” precedentemente.
Indirettamente proporzionale sarà invece il rapporto tra possibile esito positivo e numero di campi del form da compilare da parte dell’utente. Maggiori saranno questi ultimi, meno chances di riuscita per l’agenzia.
La landing page si differenzia dalla homepage anche perché, al suo interno, invece di molteplici link, ne troveremo soltanto uno. Il più importante. In questo modo l’utente non si troverà di certo spaesato. Non a caso la scelta dei professionisti del settore è quella di indirizzare il traffico generato dalle inserzioni a pagamento a una landing page appositamente dedicata.
Oltre agli elenchi puntati, si tende a consigliare di riportare le testimonianze di terzi soddisfatti di essersi lasciati trasportare.