Web Design: quando conoscere la programmazione può fare la differenza

Web Design: quando conoscere la programmazione può fare la differenza

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Web Design: la programmazione

I web designer si occupano principalmente dell’aspetto grafico dei siti web. Proprio per questo, un neofita potrebbe pensare che si limitino a utilizzare programmi di grafica o fotoritocco come Photoshop e Illustrator oppure i loro parenti open source, Gimp e InkScape. Ebbene, non è così!

Chi si occupa della realizzazione ecommerce e siti web non può limitarsi a disegnare i singoli elementi, ma deve anche essere in grado di strutturare una pagina web oppure un template, ad esempio per WordPress o Joomla. Per effettuare questo tipo di operazioni è necessario avere delle nozioni di programmazione: i linguaggi che bisogna padroneggiare alla perfezione sono l’HTML e il CSS, mentre altri, come il PHP e il JavaScript, non sono indispensabili, ma in alcuni caso possono fare la differenza.

I linguaggi di programmazione per il web design

Oltre alle conoscenze di grafica, fondamentali per questo tipo di lavoro, un bravo web designer deve imparare a utilizzare alcuni linguaggi di programmazione per il web. In realtà, i due linguaggi più importanti, ossia l’HTML e il CSS, non possono essere definiti a tutti gli effetti linguaggi di programmazione. 

Il primo è un linguaggio di markup, mentre il secondo è un linguaggio di formattazione. Gli altri linguaggi utilizzati per la programmazione e ottimizzazione di siti web, tra cui troviamo in primis il PHP e il Javascript, rientrano invece tra i linguaggi di scripting.

I linguaggi di programmazione per il web design

HTML: cos’è e come impararlo

Chiunque decida di dedicarsi alla realizzazione di siti web, non può non imparare a usare il linguaggio HTML. Questo linguaggio di markup, oggi arrivato alla sua quinta versione, è nato nel 1993 per opera dell’ideatore del World Wide Web, Tim Berners-Lee. L’acronimo significa letteralmente HyperText Markup Language, ossia linguaggio di markup per ipertesti, e serviva, nella fase iniziale del progetto, sia a formattare che a impaginare le pagine dei siti web.

Nel corso del tempo, al fine di rendere esteticamente più gradevoli i siti, la parte relativa alla formattazione della pagina è passata ai CSS, mentre l’HTML, soprattutto nella sua versione 5, è diventato fondamentale per ottimizzare la struttura logica delle pagine, fondamentale anche e soprattutto in ottica posizionamento SEO.

Il linguaggio HTML è semplice sia da apprendere sia da utilizzare, almeno a livello base. I web designer che non avessero tempo o voglia di impararlo, potrebbero avvalersi di utili software in grado di facilitare la scrittura delle pagine. Chi riesce a impararlo alla perfezione, può utilizzare il classico Notepad e salvare la pagina in formato HTML. Giacché questo linguaggio lavora direttamente in locale, non è necessario connettersi al web o utilizzare simulatori di vario genere per visualizzare il risultato ottenuto con i codici, basta aprire la pagina nel browser e il gioco è fatto!

Ultima cosa: non tutti i tag vengono letti allo stesso modo dai browser. Per questo, prima di mettere in rete un sito multilingua, è fondamentale verificarne la corretta visualizzazione su tutti i browser più utilizzati, come Firefox, Internet Explorer, Google Chrome e via dicendo.

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I Fogli Stile a Cascata (Cascading Style Sheets)

I Fogli Stile a Cascata altro non sono che i file salvati con l’estensione CSS. Il CSS è un linguaggio di formattazione che permette di rendere le pagine web più gradevoli e fruibili.

Nato nel 1996, il linguaggio CSS ha fatto non poca fatica a prendere piede in quanto i primissimi browser non erano stati programmati per interpretarlo, nonostante fosse già stato incluso nelle direttive del W3C. Solo con l’avvento del CSS2 e con la nascita di browser pensati per interpretare questo particolare linguaggio il suo utilizzo ha iniziato a prendere piede. Oggi i CSS si sono evoluti alla versione 3, la quale ha aggiunto nuove potenzialità, tra le quali:

  • la creazione di animazioni simili a quelle che venivano realizzate con Adobe Flash
  • la realizzazione di un unico CSS in grado di adattare la pagina a diversi dispositivi.

Per quanto riguarda le funzioni presenti già nelle precedenti versioni, troviamo:

  • l’impostazione dei colori del background e del testo
  • la scelta del font
  • la dimensione del testo
  • la creazione di bordi intorno ai vari elementi.

I Fogli Stile possono essere esterni o interni al codice HTML: i fogli esterni vengono realizzati come file separati, salvati con estensione CSS e collegati al file HTML tramite un apposto tag, mentre quelli interni possono essere in linea, ossia scritti in una linea di codice dell’HTML, oppure incorporati, ossia aggiunti nel tag head.

Anche per la compilazione dei Fogli Stile, come quella dell’HTML, è possibile utilizzare software in grado di facilitare la scrittura, ma i più esperti possono limitarsi all’utilizzo di NotePad.

Quando occorre usare il PHP

Quando occorre usare il PHP

Il linguaggio PHP è più complesso rispetto ai due visti precedentemente, si tratta di un linguaggio di scripting lato server che permette di realizzare siti web dinamici.

La sua conoscenza non è fondamentale per chi desidera diventare web designer, ma può risultare estremamente utile in quanto è proprio su questo linguaggio che sono stati costruiti due tra i più conosciuti e  utilizzati CMS: Joomla e WordPress.

La sintassi di questo linguaggio è molto simile a quella di C e i risultati possono essere visualizzati solo installando sul proprio computer un Server Web tipo Apache e un database MySql. In alternativa sarà necessario mettere tutto in rete e modificare i file ogni volta che viene effettuata qualche modifica. Come potete immaginare, in fase di progettazione l’unica alternativa valida è la prima!

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Cos’è il JavaScript

Un altro linguaggio molto utilizzato per lo sviluppo di siti eCommerce e di siti web, il quale non è però indispensabile per i web designer, è JavaScript. In questo caso ci troviamo di fronte a un linguaggio di scripting lato client che permette, proprio come il PHP, di creare siti dinamici, ma aggiungendo funzionalità differenti. In particolare, consente di realizzare effetti interattivi in risposta a determinate azioni compiute dall’utente.

Non di rado JavaScript risulta essere disabilitato, per varie ragioni, nel browser degli utenti, questo comporta una perdita di funzionalità del sito che ne compromette la fruibilità. Per questo motivo è preferibile, quando possibile, sostituire questo linguaggio con altri più affidabili.

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WordPress: perché conoscere i linguaggi di programmazione può fare la differenza

Fino a qui abbiamo visto quali sono i principali linguaggi di programmazione utilizzati per la creazione di siti web. Alcuni, come l’HTML e il CSS, devono assolutamente far parte del bagaglio di competenze del web designer in quanto gli permettono di realizzare un sito web, costruendone la struttura logica e la parte visiva, nonché adattandolo ai più svariati dispositivi.

Meno importante risulta essere il codice PHP, il quale acquista però una grande importanza nel momento in cui il professionista decide di realizzare un template per WordPress, ma anche per Joomla. Questi due CMS fanno ampio uso, per le loro funzioni, di questo codice di scripting, quindi è indispensabile conoscerlo sia nel caso in cui si voglia realizzare un template da zero, sia se si desidera modificarne uno già esistente.

Nel primo caso sarà naturalmente richiesta una conoscenza avanzata che, data la difficoltà insita in questo linguaggio, non è alla portata di tutti. Nel secondo caso ci si potrà limitare invece a comprenderne il funzionamento generale così da sapere dove mettere le mani per trasformare un template già pronto all’uso in uno nuovo, unico e originale.