Le migliori strategie per incrementare la Brand awareness
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Incrementare la Brand awareness
Nell’ambito degli affari, uno dei fattori più importanti di cui un’azienda deve tenere conto è la cosiddetta “brand awareness“, termine inglese che letteralmente si può tradurre in italiano con “consapevolezza di marca“, e che rappresenta una sorta di unità di misura per indicare quanto un determinato brand sia conosciuto – e ritenuto “famigliare” – da parte dei consumatori.
Risulta fondamentale che l’impresa cerchi di incrementare la brand awareness inerente ai prodotti o servizi che offre, perché così facendo è possibile aumentare la considerazione che il potenziale cliente ha di quel bene, rendendo dunque più facile che il suo interesse si traduca concretamente nell’acquisto dell’articolo stesso.
Talvolta il concetto di brand awareness viene confuso con quello di brand reputation, ma non si tratta affatto della medesima cosa: la brand reputation, infatti, è più specifica del brand awareness, perché indica la reputazione che un prodotto ha presso i consumatori, tenendo conto principalmente di fattori legati alla sua qualità. La brand awareness, dal canto suo, permette invece di valutare unicamente la notorietà di un marchio presso il pubblico, individuando quello che viene definito “top of mind“, ovvero il brand che maggiormente è rimasto impresso ai consumatori.
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Brand awareness: come misurarla?
Ora che abbiamo visto in generale che cos’è, cosa rappresenta e perché è importante la brand awareness, passiamo a concentrarci su quai sono gli strumenti utilizzati dalle aziende per misurare questo importantissimo parametro.
Partiamo però mettendo in chiaro una cosa: la brand awareness è un elemento di valutazione che si genera nella mente del consumatore, e che in virtù di ciò non può basarsi su dati matematici universalmente validi e fissi.
Vengono tenuti in considerazione tre tipi di indicatori, per misurare il suo livello:
brand recognition, ovvero la capacità dei consumatori di riconoscere un dato brand. A tal fine, sono eseguiti dei test mirati in cui ad un campione di consumatori vengono presentati dei simboli propri di un brand (nella maggior parte dei casi il logo distintivo e il nome commerciale) per individuare quanti di loro riescano ad associare facilmente la data immagine al marchio di riferimento e alla merce ad esso collegata.
Brand recall, che indica il ricordo che un determinato marchio ha impresso nel consumatore e la frequenza con cui esso gli sovviene alla mente in relazione ad un suo bisogno specifico. Per valutare il grado di brand recall si possono fare al campione di consumatori domande mirate, ad esempio in merito a quale sia la prima marca a cui pensano quando si parla di una categoria di prodotti o in risposta alla volontà di soddisfare una determinata esigenza.
Brand salience, ovvero il livello di considerazione di un determinato brand da parte del pubblico in fase concreta di acquisto, cioè la tendenza a preferire quello specifico marchio rispetto ad altri che offrono la medesima categoria di merce.
Oltre a ciò, viene molto frequentemente utilizzata anche la “piramide di Aaker“, una strategia valutativa della brand awareness di un marchio ideata dall’economista David Arker.
Essa suddivide la notorietà di un brand in quattro punti diversi: il livello più basso è rappresentato da un’assenza totale di conoscenza della marca in questione, nel senso che i consumatori non sanno nemmeno che il brand esista; successivamente vi è poi il grado di conoscenza superficiale, seguito da quello di conoscenza forte, fino ad arrivare alla vetta della piramide, che rappresenta il punto culminante e auspicabile di ogni strategia di brand awareness che si rispetti, ovvero il precedentemente citato “top of mind“, che rappresenta il brand che di primo acchito sovviene alla mente del consumatore non appena pensa ad un determinato bene o servizio.
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Come incrementare la brand awareness di un marchio
La brand awareness è indubbiamente un elemento di spicco su cui ogni azienda, indipendentemente dalle sue dimensioni, dovrebbe puntare e investire.
Per migliorarlo, possono essere applicate alcune strategie di web marketing utili. Vediamole qui di seguito.
Puntare sull’identità del brand
La prima cosa da fare quando si vuole valorizzare il proprio marchio è donare a quest’ultimo un’identità forte e propria, che permetta di distinguerlo da tutti gli altri simili e che lo renda dunque immediatamente riconoscibile dai consumatori.
Fare content marketing
Il “content marketing” è una strategia che si basa su uno scambio: l’azienda offre all’utente un contenuto gratuito (ad esempio un ebook, la parte di un video corso ecc.) dopo che egli ha lasciato il proprio contatto (e-mail o numero di telefono) che potrà essere sfruttato dall’impresa per inviargli promozioni mirate e annunci pubblicitari circa i prodotti per i quali sembra mostrare maggior interesse.
Utilizzare diversi canali di comunicazione
Soprattutto nell’era digitalizzata in cui ci troviamo a vivere oggi, è importante differenziare i contenuti volti a pubblicizzare il proprio brand su diversi canali: creare un proprio blog rappresenta la soluzione ideale per personalizzare l’attività che si sta portando avanti, ma è fondamentale anche puntare sul social media marketing, avendo cura di adattare ogni contenuto alla piattaforma sulla quale verrà pubblicato. Risulta però importante cercare di raggiungere anche coloro che non sono molto avvezzi all’uso di Internet: in questo caso, è possibile stampare e distribuire volantini pubblicitari o girare spot trasmessi alla televisione e perché no, anche alla radio.
Dicono di noi:
Collaborare con gli influencer
Similmente a quanto detto poco sopra, anche gli influencer sono una realtà ormai consolidata ai giorni nostri. Per questo motivo, avviare una collaborazione con loro può rivelarsi davvero utile per aumentare il numero di conoscitori (e potenziali clienti) del proprio brand. Importante in questo caso è però sempre rimanere coerenti con l’immagine aziendale, scegliendo dunque influencer che la rispecchino e che non abbiano ideologie totalmente opposte.
Organizzare eventi
Terminiamo l’elenco di strategie volte a migliorare la brand awareness con un altro punto essenziale: la creazione di eventi (che possono svolgersi sia fisicamente sia digitalmente, mediante dirette online) in cui promuovere il proprio brand e il suo valore.
Al contempo, è bene anche partecipare ad eventi del settore organizzati da altre compagnie, in quanto ogni occasione è buona per far conoscere il proprio marchio e cercare di individuare persone potenzialmente interessate ad esso.