Remarketing: di cosa si tratta?
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Cosa c’è da sapere sul Remarketing?
Sono moltissimi coloro che ogni giorno visitano il sito web multilingua di un’azienda che vende prodotti o servizi senza però acquistare alcunché. Ciò non deve generare delusione e scoramento, in quanto in questo caso interviene una strategia commerciale che può rivelarsi molto preziosa per i propri affari: stiamo parlando del cosiddetto “remarketing”.
Nel qui presente articolo tratteremo più nel dettaglio proprio questo argomento.
Remarketing: di cosa si tratta e a chi è rivolto
Il remarketing è una pratica fondamentale il cui scopo principale è molto semplice: far sì che il brand rimanga impresso anche agli utenti che solo casualmente si sono imbattuti nel sito web aziendale, al fine di aumentare (o mantenere) il loro interesse per il marchio in questione.
Tra i vantaggi che l’adozione di una strategia di questo tipo è in grado di apportare possiamo citare:
Miglioramento del tasso di conversione, ovvero del numero di utenti che da semplici “spettatori” si trasformano in veri e propri clienti, acquistando il bene o il servizio offerto dall’impresa. Secondo alcune stime, infatti, il remarketing aumenta del 20% le probabilità di portare a termine l’acquisto se viene rivolto ad individui che hanno già interagito con il brand (soprattutto coloro che hanno già scelto i prodotti desiderati e inseriti nel carrello, ma che poi per vari motivi non li hanno più effettivamente comprati).
Fidelizzazione verso il brand, in quanto l’atto di mostrare interesse mirato nei confronti del consumatore genera in quest’ultimo un maggior senso di fiducia e vicinanza all’azienda.
Possibilità di personalizzare l’offerta rivolta al potenziale cliente, la quale può essere modificata in base alle preferenze che egli ha mostrato di avere al fine di catturare maggiormente il suo interesse e acuire il suo senso di bisogno per quel determinato bene o servizio.
Aumento della visibilità del brand, in quanto quest’ultimo comparirà con una frequenza maggiore nelle ricerche dell’utente “bersaglio”, e gli permetterà, anche solo indirettamente, di conoscerlo di più.
Remarketing e retargeting: sono la stessa cosa o no?
In ambito commerciale, i termini “remarketing” e “retargeting” tendono spesso ad essere utilizzati come sinonimi. Ciò non è propriamente corretto.
Se da un lato entrambi hanno i medesimi obiettivi, la stessa cosa però non si può dire per la metodologia che applicano per raggiungerli.
La strategia di remarketing, infatti, presenta caratteristiche molto più personalizzate nei confronti dell’utente e del suo comportamento rispetto al retargeting, che coinvolge una fetta di pubblico più ampia e variegata, cercando di migliorare in particolare quella che viene definita “brand awareness” (ovvero la notorietà e il grado di riconoscibilità che un brand ha nella mente dei consumatori).
Il remarketing, invece, pur puntando a migliorare la fama del brand, cerca il più possibile di aumentare la conversione vera e propria degli utenti, andando ad agire miratamente su quelli che paiono essere i loro reali bisogni.
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Come mettere in atto una buona campagna di remarketing
Dopo aver compreso cos’è il remarketing e perché è importante per gli affari aziendali, vediamo ora alcuni validi esempi di promozioni che vengono inviate ai potenziali futuri clienti.
Notifiche per favorire il recupero del carrello
Come abbiamo accennato in precedenza, sono molti gli utenti che scelgono i prodotti di cui hanno bisogno, li aggiungono al carrello e poi però non portano a termine l’acquisto, per insicurezza, dimenticanza o perché preferiscono ancora valutare altre offerte.
In questo caso, l’invio di messaggi “promemoria” volti a ricordare la presenza del carrello pieno si rivela molto efficace nel ridestare l’interesse dell’utente; mettendo a disposizione particolari ed esclusive promozioni, poi, si facilita ancor di più il completamento del processo d’acquisto da parte degli indecisi.
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Offerte di up-selling
Quando un utente mostra un rilevante interesse per un determinato prodotto, una buona strategia di remarketing può consistere nel proporgli un bene dal valore superiore (ad un prezzo ovviamente maggiore) che ancora di più di quello da lui individuato possa soddisfare le sue esigenze.
Offerte di cross-selling
Similmente all’up-selling, anche il cross selling si rivela molto utile per generare attenzione e curiosità da parte dell’utente.
Questa pratica ha lo scopo di mettere in evidenza determinati “prodotti correlati” a quello individuato dal consumatore, proponendogli offerte mirate se acquistati insieme o valorizzando questi ultimi, i quali, ponendosi sulla stessa linea di quello da lui scelto, possono destare maggiormente il suo interesse.
Promozioni a tempo e limitate
Altro ottimo modo per catturare l’utente è quello di mettergli a disposizione promozioni limitate da un punto di vista della durata, per invogliarlo a completare velocemente l’acquisto. Si tratta ad esempio di offerte lampo, a tempo sulla consegna o ancora con conto alla rovescia.
Allo stesso modo, è possibile anche far intendere al consumatore che i prodotti a cui è stata applicata quella determinata promozione sono ormai prossimi all’esaurimento, e che dunque anche in questo caso, se si vuole usufruire dell’offerta, bisogna sbrigarsi ad effettuare la compravendita.
Promozioni offline
In alcuni casi, quando ci si rivolge ad individui targettizzati da un punto di vista di localizzazione geografica, vengono proposte offerte (anche a tempo o limitate a pochi prodotti) di cui è però possibile usufruire soltanto recandosi fisicamente in un determinato negozio dell’azienda. Queste promozioni possono pervenire agli utenti in questione mediante e-mail o tramite annunci pubblicati sui social network.
Dicono di noi:
E-mail remarketing: una valida alleata
Quando si parla di remarketing, uno dei canali di comunicazione maggiormente prediletti dalle aziende per rivolgersi ai potenziali consumatori è rappresentato dall’email, che in questo caso viene definita di “remarketing” proprio perché, a differenza di altri messaggi di posta elettronica di tipo commerciale, viene inviata unicamente ai soggetti al centro della campagna di remarketing.
Un’email del genere ha il vantaggio di rendere più immediato il ricevimento, da parte dell’utente, della promozione messa in atto dall’azienda, la quale sarà, come è proprio della strategia di remarketing, pensata apposta per lui e in linea con i suoi bisogni ed interessi.
Secondo alcuni studi condotti in materia, l’e-mail remarketing si rivela estremamente efficace nell’aumentare il tasso di conversione, in particolare se viene inviata al consumatore entro un’ora dal momento in cui questi ha visualizzato il prodotto in questione.